di Angela Nava
Presidente Unione Ex allievi
E’ passato un anno dall’ultimo Convegno e a breve siamo “ancora una volta” invitati a trascorrere, in compagnia e in allegria, una giornata di festa, di preghiera e di condivisione nel ricordo degli anni trascorsi nella casa di Don Bosco.
Il prossimo Convegno del 22 maggio è ormai alle porte, e che gioia sarebbe, per me e per tutta l’Unione, se riuscissimo a coinvolgere il più alto numero di ex allievi possibili! Magari proprio quel compagno di classe che non vediamo da anni, ma di cui abbiamo i riferimenti e che ci piacerebbe rivedere e che forse aspetta solo il nostro invito, oppure le nostre famiglie che ci hanno tante volte sentito parlare “degli amici ex allievi” e che desiderano unirsi alla festa.
E’ passato un anno dall’ultimo Convegno e siamo sicuramente tutti un pò più saggi, con la consapevolezza che tanto è stato fatto, ma ancora tanto c’è da fare (ad esempio come Unione le nostre priorità sono cercare sempre un maggior coinvolgimento dei giovani, la necessità di reperire gli sponsor per il finanziamento di “Ad Alta Voce”, la ricerca di proposte per eventi e incontri che siano anche occasioni di crescita e arricchimento spirituale). Questo diventa anche il momento in cui si fanno dei bilanci: si ripensa alle sorprese e alle delusioni, alle vittorie e alle piccole sconfitte, agli amici ritrovati e a chi invece ha raggiunto don Bosco “dove saremo felici nell’eternità”.
E’ passato un anno dall’ultimo Convegno e passa veramente il tempo, ma per fortuna non viene meno il mio ottimismo, l’entusiasmo dei Consiglieri, l’animo giovane di voi ex allievi. Abbiamo davanti a noi un futuro ancora tutto da vivere, e pensando a quale debba essere l’approccio al domani della nostra Unione, vorrei che provassimo a fare nostra una massima del nostro amato don Bosco “la gioia è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio dopo l’amore”.
Sì, la gioia dello stare insieme, la gioia del “farsi dono” per gli altri, la gioia del desiderarci uniti nel nome di quei valori che ci sono stati trasmessi nella casa salesiana.
Non una gioia artefatta, ma l’allegria che scaturisce da un cuore felice, che gode delle piccole cose, ma al contempo aspira alla felicità di una vita vissuta in pienezza.
C’è un canto che ho sentito per la prima volta proprio qui nella casa salesiana, ed è con questo testo che voglio fare a ciascuno di voi, a nome mio e di tutta l’Unione, gli auguri per una Santa e gioiosa Pasqua: “E se vuoi puoi cantare, e cantare che hai voglia di dare: tu saprai che ancora nel cuore può esister la felicità. Perché lo vuoi, perché tu puoi riconquistare un sorriso/
E magari fosse un attimo vivila ti prego, e magari a denti stretti non farla morire, anche immersa nel frastuono tu falla sentire: hai bisogno di gioia come me/ Ancora, è già tardi, ma rimani ancora a gustar ancora un poco quest'aria scoperta stasera e domani ritorna, tra la gente che soffre e che spera: tu saprai che ancora nascosta nel cuore può esister la felicità” (La Gioia, canto scout).
Vi aspetto al Convegno del 22 maggio p.v., per trascorrere insieme una giornata di gioia nel ricordo degli anni vissuti nella casa di don Bosco!
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